di M.M.* #Mose
È costato oltre 6 miliardi di euro, non è ancora terminato, con le sue paratoie ancora in fase sperimentale, nell’autunno e inverno scorsi ha difeso Venezia, ma adesso rischia nuovamente di fermarsi per la grave situazione debitoria del Consorzio Venezia Nuova.
Consorzio in crisi: stipendi non pagati, cassa e lavori fermi, con Piazza San Marco nuovamente allagata, ad agosto, proprio in queste ore. L’acqua alta fuori stagione, se per i turisti e per gli immancabili scatti fotografici, rappresenta un piacevole e imprevisto regalo, per Venezia continua a rappresentare un pericolo. Il Mose nonostante una “marea” di miliardi e i lavori iniziati nel lontano 2003 non ancora terminati nonostante l’iniziale fine dei lavori prevista per il 2016, rappresenta il fallimento di un progetto fondamentale per difendere una delle città più belle al mondo.
Purtroppo invece il Mose, parafrasando le recenti olimpiadi, dopo aver stracciato ogni record con la tangente più alta di sempre, è salito sul podio più alto, e con notevole distacco rispetto alla ormai dilettante Salerno-Reggio Calabria; tra le opere incompiute con notevole spreco di denaro pubblico, al momento solo la pedemontana veneta – costata 15 miliardi invece che 2,2 – riesce a tenergli testa.
*Portavoce nazionale M24A-ET
(8 agosto 2021)
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