Il Governatore Luca Zaia è lapidario: “Non illudiamoci. la lotta è ancora lunga”. E’ segnato comunque sul tabellino di marcia il passaggio del Veneto alla zona gialla a partire dal 1 febbraio, insieme ai vicini del Friuli.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dall’1 febbraio e non dalla serata di domenica, come da più parti auspicato ed erroneamente comunicato. Con la zona gialla cambiano molte cose, anche per gli esercizi pubblici. Infatti bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie potranno ricominciare ad accogliere i clienti dalle 5 alle 18 (con obbligo di consumazione al tavolo dalle 11), sarà nuvoamente consentito muoversi in Comuni diversi dal proprio e alle scuole superiori tornerà la didattica in presenza (tra il 50% e il 75%). Riapriranno anche musei e mostre, chiusi dal 6 novembre e ora autorizzati a riprendere l’attività dal lunedì al venerdì, festivi esclusi.
I musei potranno riaprire in Veneto, e in tutte le regioni gialle, ma non a Venezia (qui il podcast di Emilio Campanella sull’argomento) il cui Sindaco, con una decisione incomprensibile, ha deciso di tenere chiusi i Civici Musei “per mancanza di turisti” fino al 1° aprile con una decisione sconcertante più per la giustificazione che per la decisione in sé.
(30 gennaio 2021)
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