Zona gialla nelle piazze veneziane e si percepisce qualche leggerissimo accenno [sic] di assembramento nelle piazzole, nei bar, nelle zone frequentate per ritrovarsi, proprio come se non fosse successo nulla e non ci fosse rischio di contagio. E’ evidente che per certe teste, purtroppo moltissime, zona gialla significa non c’è più il virus.
Il quotidiano La Nuova Venezia riferisce di assembramenti, folle in giro per Venezia e di numerose chiamate alle forze dell’ordine per ristabilire le regole di non assembramento. Insomma in tanti in giro, senza mascherina, vicini vicini – e dio sa quanto c’è bisogno di vicinanza, ma ancor più di uso del cervello – e una interessante annotazione del quotidiano che riportiamo di seguito, così come La Nuova Venezia lo riporta.
“Inevitabili le chiamate ai centralini delle forze dell’ordine. Polizia, vigili urbani e carabinieri a movida iniziata ben poco possono fare. A chi chiamava sempre la stessa risposta: siamo impegnati in altri interventi e non ci sono pattuglie di rinforzo. Stessa situazione in Fondamenta degli Ormesini e a Santa Margherita“.
Così è se vi pare. Poi se aumenteranno di nuovo i contagi Luca Zaia si incazzerà. Come se servisse.
(6 febbraio 2021)
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[…] L’ordinanza di Zaia, che gli uffici della Regione Veneto stanno preparando ed è attesa per la serata del 12 febbraio, dovrebbe ribadire in qualche modo alcune delle misure già note, tipo “Seggiovie al 100%, funivie e cabinovie con capienza ridotta al 50%” e numero giornaliero di Skipass limitato, così da evitare assembramenti, perchè dopo mesi di chiusure quando si esce si impazzisce. […]
[…] dice sapendo che la voglia di uscire è tanta che, come successo a Rialto, infrangere le regole sarà quasi una inconsapevole […]