Immagini di minori di 14 anni picchiati e seviziati, migliaia e migliaia di file, video a sfondo pedopornografico in una sequela di immagini “raccapriccianti” sono state trovate dalla Polizia postale di Verona nello smartphone di un giovane docente di origini napoletane, ma che insegna a Verona.
P.A., queste le sue iniziali, è stato arrestato in flagrante e subito tratto in arresto con l’accusa, scrive il Corriere del Veneto, di avere “detenuto «consapevolmente materiale pedopornografico realizzato utilizzando minori di anni 18, nello specifico 865 file video di soggetti minori pari a circa 4,70 GB di spazio e di avere visionato 10mila file su un totale di 100mila” con soggetti dell’apparente “età compresa tra i sei mesi e i 14 anni”.
Il giovane indagato, scrive ancora il Corriere del Veneto, ha spontaneamente “dichiarato di ammettere l’addebito, di volersi scusare, aggiungendo che scaricare quei file non sarebbe stata una sua scelta, bensì il risultato di un automatismo insito nel telefonino”.
Nonostante per il Gip ci siano “gravi indizi di colpevolezza” l’uomo è stato liberato non ritenendo ci siamo adottando nessuna misura cautelare.
(14 febbraio 2021)
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