di Redazione, #Verona
E dove poteva essere se non dove è stata? Eccola la manifestazione no-vax la cui stellina è stata l’ex M5S – si renderanno conto di coloro che hanno portato in Parlamento e del danno all’umana coscienza che è loro responsabilità – Sara Cunial che in piazza Bra a Verona è stata al centro della manifestazione “contro la dittatura sanitaria”, con slogan contro Mattarella e l’invito “Abbracciate chi vi è vicino”.
C’è da augurarsi che chi deve identificare e procedere attraverso vie e sedi deputate non perda tempo. Il tema era di quelli pregnanti, adatti al momento e proprio di chi ha una solida cultura sanitaria fatta di opinioni personali le quali, in un mondo nel quale l’opinione personale è eletta a legge dello Stato, non ammettono repliche: “viviamo liberi e senza paura”, complottismo in tutte le salse, mascherine nessuna e richiesta – tra applausi e ovazioni – di “messa sotto stato d’accusa del presidente della Repubblica”, sulla basi di quali accuse non si sa se non di una fumosa e sloganista colpevolezza di aver “calpestato i diritti dei cittadini e la costituzione”.
Poi la disobbedienza civile, unica pulsione incontrollabile rimasta a chi vive di pensieri disordinati frutto di inutili teste, al grido di “Abbracciate chi vi è vicino”. Tutti, entusiasticamente, hanno aderito all’invito. Perché la vita è entusiasmo, siamo noi ad essere tristi e a farci fregare dalla “paura”. Succedeva a Verona mentre a Roma giornalisti nell’esercizio delle loro funzioni, ma con mascherine e distanziamento, per quanto possibile, celebravano il nuovo corso del M5S deciso da Beppe Grillo.
E mentre scriviamo giungono i nuovi numeri del contagio. + 47% in Lombardia, + 48% in Piemonte e +33% a livello nazionale. “Abbracciate chi vi è vicino”, dicevano a Verona. In attesa dell’arguto commento di Zaia.
(1 marzo 2021)
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