di Giancarlo Grassi
Il segretario leghista Matteo Salvini dopo le ultime scorribande polacche, sulle quali non torneremo essendo l’uomo esposto al pubblico ludibrio ormai da giorni: è certo ormai che l’uomo più sconfina più perde consensi, e non è che si fermi. No. Lui, pervicacemente, continua sul terreno del come lo faccio io non lo fa nessuno. Che è a suo modo una triste verità.
A beneficiare di questa trista faccenda interna alla Lega di Salvini è la leaderessa della destra, già fautrice di alleanze con Orbán, certa impresentabile destra europea, trionfatrice tra i neo-fascisti di Vox in Spagna, sorridente con Bannon, filo-trumpiana e oggi nuovo volto presentabile [sic] della destra istituzionale che dall’opposizione è tutta un filo-Draghi, tutta un filo-Governo, tutta una presentabile destra filo-USA. E guadagna consensi: dove Salvini li perde lei li guadagna. Ma raschiano entrambi il fondo dello stesso barile, se lei li guadagna e lui li perde la coalizione, già coalizione del bau bau, non ha i voti per il governo. E’ ormai chiaro che lei si sente il Capo e dall’alto dell’autoinvestimento al ruolo di leaderessa è autorizzata a dispensare perdoni al pargolo un po’ discolo, a tacere sulla triste trasferta polacca. Poi si capisce il perché: dopo i fallimenti delle ultime amministrative, dove le destre hanno perso dappertutto e le nuove amministrative all’orizzonte per le quali non si trova un accordo nemmeno a morire, persino il buon senso degli Zaia e dei Giorgetti conta poco. Figurarsi una frase fuori posto da FdI.
Ecco lo stato delle destre che vivono, internamente, un altro dramma: dicono da certa stampa bene informata che dall’immediato post-Quirinale ad oggi Mario Draghi si sia rifiutato, e continui a rifiutarsi, di incontrare Matteo Salvini. Per ora l’unica conseguenza è l’accusa di complotti della sinistra, sempre relativi a quella faccenduola polacca dove il leader leghista è stato preso a schiaffoni in mondovisione da un Sindaco che sta più a destra di lui. Ma potrebbero essercene altre, e non certamente in casa di Enrico Letta.
(13 marzo 2022)
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