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HomeL'OpinioneFratelli d'Italia e la "Supremazia della Razza". Dal Ventennio con furore?

Fratelli d’Italia e la “Supremazia della Razza”. Dal Ventennio con furore?

E’ stata una settimana straordinaria quella di Fratelli d’Italia nella quale gli esponenti della simpatica compagine sempre più estrema, e sempre più irrispettosa dello spirito antifascista della Costituzione Italiana, non si sono fatti mancare nulla. Mentre l’assessora della Regione Veneto Donazzan ha fatto la sua parte, con canzoncine [sic] indimenticabili a Radio24 prima e poi proteste anti-social sulla “pulizia etnica del pensiero” è stato il turno di Meloni, la leader, la quale ha pensato bene di rendere noto il suo pensiero con una lettera al Corriere dove non dice nulla. E non lo dice neanche bene. Tentando di fare dimenticare la sua foto sorniosa con Steve Bannon.

La comunicazione del partito sempre più estremo sembra avvilupparsi attorno ad unico punto: quelli di Fratelli d’Italia sono migliori degli altri; dunque se l’oscuramento delle pagine social di Donazzan è una “pulizia etnica del pensiero” è evidente che Fratelli d’Italia non è un’appartenenza politica, ma una specie di circolo magico dove gli appartenenti sono una specie di razza eletta. In soldoni un gruppo di persone che è più di un partito politico, quasi una religione, all’interno della quale se un membro viene sfiorato da un problemuccio come l’apologia di fascismo, per fare solo un esempio, ecco pronto tutto il cucuzzaro pronto a scagliarsi contro chi tanto ha osato.

Ecco: è proprio di nuovi integralismi che questo paese ha bisogno. Non di persone che pensino al bene comune. Oltre che strombazzare le loro buone intenzioni.

(13 gennaio 2021)

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