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A Pordenone la XVII edizione de “La Scena delle Donne”, dal 3 al 12 settembre

di Redazione, #Pordenone

Torna dal 3 al 12 settembre in Friuli Venezia Giulia “La scena delle donne”, il festival internazionale giunto alla XVII edizione per la direzione artistica di Bruna Braidotti, organizzato dalla Compagnia di Arti e Mestieri e realizzato con il contributo del MiC, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, il supporto di Voce Donna Onlus centro antiviolenza Pordenone e Antoniazzi Franco srl, e in collaborazione con i Comuni di Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, Prata di Pordenone, Cordovado, Porcia.

Il festival si pone l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulla presenza delle donne negli ambiti della cultura e del teatro per incoraggiare un equo coinvolgimento delle donne in quei settori in cui lo sguardo femminile viene penalizzato e le donne non hanno ancora pari visibilità e diffusione, cercando di favorire una trasformazione culturale sempre più necessaria per arginare la violenza sulle donne.

«La Scena delle donne nelle diverse edizioni – dichiara Bruna Braidotti – ha presentato spettacoli di drammaturghe e registe italiane e del mondo per dare visibilità alla ricca produzione creativa femminile per il teatro che ancora sconta in Italia, e non solo, una scarsa visibilità; solo il 20% degli spettacoli rappresentati vede autrici e registe, rimanendo il piano della rappresentazione ancora prevalentemente maschile. Ciò determina non solo una disparità di visibilità fra i due sessi nell’ambito artistico, ma anche la mancanza nei testi rappresentati del punto di vista, dello sguardo e dell’immaginario femminile».

Cinque le città palcoscenico della diciassettesima edizione: Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, Prata di Pordenone, Cordovado, Porcia. Nove le location che si alterneranno dal 3 al 12 settembre: Villa Dolfin a Porcia; l’Auditorium Concordia, il Castello di Torre, l’ex Convento di San Francesco, il Teatro Capitol, il Palazzo Gregoris a Pordenone; il Teatro Pileo a Prata di Pordenone; l’Auditorium Tondat a Cordovado; il Teatro Don Bosco a San Giorgio della Richinvelda.

“La scena delle donne”, che recupera anche la programmazione del 2020 annullata a causa dell’emergenza sanitaria e comprende appuntamenti di giovani realtà artistiche femminili nella sezione “La vetrina delle giovani proposte”, riparte a settembre con omaggi a Dante Alighieri nel sette centenario dalla morte e l’importante concorso di teatro sul femminile rivolto ad artisti/e under 35 “La giovane scena delle donne” (9-12 settembre), che comprende 6 spettacoli fra le più di 70 domande pervenute da tutta Italia, di cui una giuria composta da Alina Narciso (regista e direttrice italo/cubana del Festival La Escritura de la/s Diferencia/s di Cuba), Patrizia Monaco (drammaturga e rappresentante del Centro nazionale di drammaturgia italiana contemporanea), Marcela Serli (rappresentante dell’Associazione Amleta), Laura Caparrotti (attrice e direttrice italoamericana dell’Associazione Kayros di New York), Valentina Rapetti (docente di Letterature angloamericane, traduttrice e promotrice teatrale) e da 5 giovani spettatori/trici della regione decreterà lo spettacolo vincitore. “La giovane scena delle donne” culminerà con l’incontro nazionale il 12 settembre, al quale parteciperanno Direttrici di Stabili, Organizzatrici/Amministrative di Stabili, Direttrici di festival di Genere, Direttrici/organizzatrici di compagnia, di teatri e di festival non di genere, al Sindacato dello spettacolo/Associazioni di categoria e a partecipanti internazionali del settore teatrale per discutere e definire un documento da presentare al MiC e al Dipartimento dello Spettacolo, finalizzato all’implementazione di “misure per il riequilibrio di genere nel mondo dello spettacolo”.

“La scena delle donne” proseguirà dopo il 12 settembre con proposte in via di definizione del panorama nazionale e internazionale e spettacoli contro la violenza sulle donne, interpretati da attrici che, in modo assolutamente innovativo e originale, incarnano il punto di vista maschile.

Per la prima volta nella storia del festival “La scena delle donne” si aggiunge tra i finanziatori il contributo del MiC. Ciò ha consentito di ideare, per la XVII edizione, un programma sempre di qualità ma più ampio, che affianca artiste giovani ad artiste di lungo corso e nomi conosciuti al grande pubblico.

Si parte venerdì 3 settembre a Villa Dolfin (Porcia), con Arianna Addonizio e Bruna Braidotti, autrici di un omaggio all’universo poetico di Dante Alighieri, “La stanza delle anime | le donne della Divina Commedia oggi”. L’interprete Arianna Addonizio, diretta da Bruna Braidotti, dà voce e corpo ad alcune anime femminili della Divina Commedia, che evocano altrettante donne contemporanee, nelle cui esperienze di vita si riproducono con poche differenze le stesse passioni e i sentimenti.

Dal 5 al 7 settembre il festival dà spazio a una selezione di spettacoli di giovani artisti e artiste con La vetrina delle giovani proposte”, tra cui le opere vincitrici dell’edizione 2019 del concorso “La giovane scena delle donne”. Domenica 5 settembre, il Castello di Torre a Pordenone ospita “Principesse e sfumature” di e con Chiara Becchimanzi, il diario di una psicoterapia tragicomica che propone uno sguardo piccante, sincero, acuto, femminile e, soprattutto, esilarante, sui cliché di genere (e non solo). Lunedì 6 settembre nell’Ex Convento San Francesco a Pordenone Gloria Giacopini interpreta un monologo da lei scritto a quattro mani con Giulietta Vacis, in cui «ogni riferimento a fatti, cose o persone non è assolutamente casuale», “Signorina, lei è un maschio o una femmina?”, sulla lotta per affermare un’identità personale e non condizionata dagli stereotipi di genere. Richard Martinez, Davide La Fauci e Caroline Montes della Compagnia Teatro Umano sono i protagonisti di “Bar Moments” in scena martedì 7 settembre all’Auditorium Concordia a Pordenone, racconto in forma di commedia che, in modo leggero e divertente, fa riflettere sul ripetersi quasi disarmante dei corsi e dei ricorsi storici, e lo fa attraverso la storia di Lila, proprietaria di un bar, e di sua figlia, che conducono una vita monotona e modesta, circondate da cinque ordinari avventori.

 

Dal 9 al 12 settembre si articola la terza edizione del festival e concorso “La Giovane Scena delle Donne”, dedicato a giovani attrici e attori professionisti che portano in scena spettacoli sulla situazione culturale e sociale delle donne, nella contemporaneità e nella storia. La rassegna si apre giovedì 9 al Teatro Capitol a Pordenone con la conferenza introduttiva “Donne e teatro: una storia di esclusione” a cura di Bruna Braidotti, un’immersione nella storia del teatro alla luce del contributo femminile sommerso e nascosto, dai riti eleusini femminili a cui si deve l’origine del teatro alla commedia dell’arte, dove le donne per la prima volta calcano la scena, alle sconosciute drammaturghe dei secoli seguenti fino alla contemporaneità con le protagoniste del teatro d’avanguardia e le presenze più significative del panorama mondiale ed italiano. Il festival prosegue, sempre al Teatro Capitol, con la visione dello spettacolo in concorso “Welcome To Commonplace”, un progetto a cura della compagnia di danza BQB, prodotto da TEDACÀ, che fa intersecare sul palcoscenico quattro storie per affrontare, a ritroso, diverse tematiche: il giudizio, le disillusioni, la diversità, l’incapacità di comprendere gli altri. Sempre giovedì 9, ma al Teatro Pileo a Prata di Pordenone, va in scena “Oblio”, ideato e diretto da Cristel Checca, della compagnia Cerbero Teatro. Lo spettacolo ruota attorno allo slut-shaming, ovvero la gogna mediatica riservata alle donne giudicate “colpevoli” di trasgredire i codici di condotta sessuale che la società ha previsto per loro. Giovedì 9 e venerdì 10, Alina Narciso e Patrizia Monaco conducono al mattino, presso il Palazzo Greogoris a Pordenone, il workshop di drammaturgia e messa in scena “Come affrontare scenicamente il tema del femminicidio”, in cui le opere “Caipirinha, Caipirinha!” di Sara Sole Notarbartolo e “Rosellina” di Adele Di Bella e Giuditta Pascucci, sono il punto di partenza per indagare le possibilità sceniche di testi che affrontano un tema delicato e tristemente attuale. Al workshop saranno presenti anche le due autrici. Nella stessa giornata, all’Auditorium Tondat a Cordovado va in scena lo spettacolo in concorso “Emancip(h)ate”, scritto e diretto da Virginia Risso, prodotto da Teatro al Femminile, che pone l’accento sul fatto che i femminicidi rappresentano soltanto la punta di un iceberg di prevaricazioni, discriminazioni e soprusi subiti ancora oggi dal genere femminile.  Altro spettacolo in concorso che va in scena venerdì 10, “Corpi al vento – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta” di e con Ilaria Gelmi e Antonella Ruggero: la mitologia classica rivisitata in chiave femminile, ironica e contemporanea, attraverso la storia di tre “luminose” donne cretesi accomunate da uno stesso tragico destino, fragili come la creta di fronte alle passioni d’amore.

Sabato 11, in programma la seconda sessione di lavoro del workshop di drammaturgia e messa in scena “Come affrontare scenicamente il tema del femminicidio” a cura di Alina Narciso e Patrizia Monaco; e, in scena, al Teatro Don Bosco a San Giorgio della RichinveldaErbario di famiglia” di e con Elisa Occhini, un monologo di formazione sui generis, con al centro le vite di quattro donne: una nonna, una madre, una figlia e una bimba che deve ancora nascere (e il loro rapporto con i fiori); e “Annie” di e con Marialice Tagliavini, un monologo ispirato alla vicenda realmente accaduta di Annie Cohen Kopchovsky, in arte Annie Londonderry, giovane ebrea lettone di umili origini, che nel 1894, a soli ventitré anni, lasciò in seguito ad una scommessa il marito e i tre figli per fare il giro del mondo in bicicletta.

Domenica 12, nell’ex Convento San Francesco a Pordenone, si svolge, oltre alla cerimonia di assegnazione del Premio del concorso “La giovane scena delle donne”, anche la Premiazione del testo segnalato al Concorso La Escritura de la Diferencia/s, premio internazionale che è stato conseguito per l’Italia da Verdiana Vono, con il suo “Brucia il mito”.

Segue l’evento di punta del festival, l’incontro nazionale delle operatrici teatrali “La parità di genere nelle arti performative”, realizzato in collaborazione con Cooperativa En Kai Pan, La escritura de la/s diferencia/s e Amle_ta, vòlto alla discussione e definizione di un documento redatto insieme a Direttrici di Stabili, Organizzatrici/Amministrative di Stabili, Direttrici di festival  di Genere, Direttrici/organizzatrici di compagnia, di teatri e di festival non di genere, al Sindacato dello spettacolo/Associazioni di categoria e a partecipanti internazionali del settore teatrale, per mettere a punto una proposta finalizzata a implementare “misure per il riequilibrio di genere nel mondo dello spettacolo” che, come dimostrano le varie ricognizioni sul campo, presenta una scarsa percentuale di presenza femminile, soprattutto nei ruoli direttivi e apicali. Interverranno: Brunella Fusco, project manager Fondazione Campania dei Festival, Napoli; Consuelo Barilari, direttrice artistica del Festival dell’Eccellenza al Femminile, Genova; Iole Cilento, scenografa, Napoli; Laura Caparrotti, direttrice artistica di IN Scena! Italian Theater festival NY, New York; Laura Sicignano, direttrice del Teatro Stabile di Catania, Catania; Lella Costa e Serena Sinigaglia, direttrici artistiche del Teatro Carcano, Milano; Letizia Compatangelo, presidente del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea – Cendic, Roma; Loredana Perissinotto, Presidente Associazione Nazionale Agita Teatro, Venezia; Lucía Rojas Maldonado, attrice e regista, responsabile della Rete de La escritura de la/s diferencia/s (Spagna/Chile); Mimma Gallina, organizzatrice, associazione Ateatro – Le buone pratiche, Milano; Natasha Czertok, Teatro Nucleo, Ferrara; Patrizia Monaco, drammaturga, Genova; Rita Maffei, co-direttrice artistica CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Udine;  Sabrina Morena, direttrice artistica Rassegna Spaesati /Teatro Miela, Trieste; Silvia Priori, presidente – direttrice Artistica di Teatro Blu, Cadegliano (VA); Susanna Camusso, Responsabile CGIL Nazionale Pari Opportunità.

All’Auditorium Concordia di Pordenone, l’edizione 2021 de “La giovane scena delle donne” si chiuderà in bellezza con Lella Costa, diretta da Gabriele Vacis, che porterà in scena i personaggi femminili della Divina Commedia in “Intelletto d’amore – Dante e le donne”. La narrazione, scritta da Gabriele Vacis con Lella Costa, delle protagoniste della vita artistica e privata del poeta si muove tra gioco e ironia, tenendosi sempre fedele al vero storico e alla larga dalla parodia.

La scena delle donne” proseguirà dopo il 12 settembre con altri spettacoli ed eventi in via di definizione. Tra questi, venerdì 17 e sabato 18 settembre, “DANTE à la carte”, in collaborazione con “pordenonelegge”: presso i ristoranti La Vecia Osteria del Moro e Il Cenacolo a Pordenone, brevi interventi poetici tratti dalla Divina Commedia su richiesta dei commensali. Con Arianna Addonizio, Meredith Airò Farulla, Filippo Fossa e Paolo Mutti.

 

Info:
tlf 043440115 | +39 3400718557
info@compagniadiartiemestieri.it
www.scenadelledonne.it/biglietteria

 

(1 settembre 2021)

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