Dunque se volessimo andare a trovare il nostro Emilio Campanella che vive a Venezia, dovremmo versare 5 € a testa, in onore all’assurda decisione di Brugnaro al quale non resta che augurare di sprofondare (politicamente parlando), dichiarare da dove veniamo, dove andiamo, come ci chiamiamo, perché siamo a Venezia. Pagato l’incostituzionale obolo, liberi come l’aria (ma non sedetevi per terra, sennò pagate anche altro), non vi sognate di mangiare al sacco o di portarvi da bere. Tutto dev’essere invariabilmente un obolo alle casse della Serenissima. Che manderemmo, serenissimamente, a quel paese insieme a Brugnaro – il sindaco che chiamo pezzenti turisti che si lamentavano per i conti troppo salati – insieme alla sua giunta che, stiano certi, i nostri 5 € non li vedranno mai (e Emilio Campanella lo incontreremo a Genova dove, peraltro, è cresciuto).
Dai servizi televisivi turisti e residenti paiono sul piede di guerra. Sono stati 15mila e 700 i paganti (per un totale di 78.500) e la sperimentazione [sic] fatta sulle tasche altrui, se la matematica non è un’opinione, a una media di 78.500 € al giorno, frutterà all’amministrazione 2milioni 276mila e 500 euro. Più o meno. Le battute le lasciamo a voi, ma ci facciamo precedere da quella di Brugnaro rilasciata agli astanti via comunicato stampa inviato anche alla nostra redazione: “La gente ha capito”. Ci chiediamo di quale gente parli, dai numerosi servizi visti in televisione e sul web la gente non solo non ha capito, ma questa misura non la vuole. Poi Brugnaro continui con la propaganda che gli sembri più opportuna.
(25 aprile 2024)
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