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Sondaggio Tecnè, disastro Salvini perde l’8,5% in un anno (e lo regala a Meloni)

Un vero stratega misurato e riflessivo. Dal Viminale alla caduta degli Dei per poi arrivare a perdere, dall’opposizione (dove è estremamente più facile ottenere consensi), l’8,5% dei voti in un anno, regalandoli praticamente tutti alla sua alleata Giorgia Meloni e, in misura minore, a Forza Italia.
Insomma Matteo Salvini non si fa mancare nulla e precipita, insieme all’incompetente giunta lombarda da lui voluta, nell’abisso del nulla politico e dell’insignificanza elettorale.

Perdere l’8,5% nelle intenzioni di voto, lui che delle intenzioni di voto è stato il principe, è quasi peggio che essere preso a sberle, perché è sulla base delle intenzioni di voto – e non dei voti reali – che Salvini ha fatto il passo più lungo della gamba, tra crocifissi, santi e mojito al Papeete, chiedendo pieni poteri. Ed è stato trombato. La trombatura, secondo il sondaggio Tecné parrebbe continuare, con Salvini in caduta libera, mentre il suo concorrente diretto (ma non c’è concorrenza, perché il governatore del Veneto è infinitamente più preparato del segretario piacione) Zaia, grazie anche alla gestione della pandemia, esce sempre più forte dopo una rielezione trionfale che lo ha vista triplicare i voti della lista Salvini Prremier (quella lista che andava sui giornali a dir “votate Lega non Zaia”).

Tuttavia nelle intenzioni di voto la Lega rimane il partitucolo preferito – poi basta pensare a Toscana, Emilia-Romagna e Puglia per vedere nei voti reali come sono andate le cose, mentre il facente funzioni Spirlì dalla Calabria governa come se avesse capacità politiche e si aspettano le elezioni dell’11 aprile 2021 per la diretta di un altro probabile tonfo salviniano, tocca scoprire che persino l’apparentemente immobile PD di Nicola Zingaretti si avvicina alla Lega del 23,2% con il 20,1% delle intenzioni di voto.

Salvini ha ora un problema in più, e non è esattamente il tipo di uomo politico che sotto pressione dà il meglio di sé. Anzi. Fratelli d’Italia sta al 16,5% con la sorella coltella in agguato, abilissima a fare silenzio quando serve, mentre l’uomo dei rosari sbraita; e poi c’è la questione Lombardia: una giunta allo sbando, un assessore sulla graticola, il presidente alle prese con le procure e la Lega di Salvini assediata per presunti fondi neri. Un panorama nel quale sguazzare, non c’è che dire.

Lo screenshot del sondaggio Tecné citato nell’articolo

(5 gennaio 2021)

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