di Red. Politica
Nell’Italia del 2023, contrassegnata da un degrado politico e culturale evidente, capita purtroppo di dover assistere a scene imbarazzanti o di dover ascoltare o leggere dichiarazioni fuori dal tempo e dalla storia come accaduto nella mail di insediamento di Claudio Anastasio ai vertici di 3-1, società pubblica di gestione dei software di Inail ed Inps.
“Accogliamo con favore la decisione di Anastasio di dimettersi, con effetto immediato, dalla carica in cui si era insediato solo poche ore prima, a seguito delle polemiche scatenate dalla sua mail di presentazione”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, “una lettera dai contenuti che si fatica anche a definire imbarazzanti, con tanto di testo copiato ed incollato, recitante il discorso con cui Mussolini rivendicò, nel 1925, la responsabilità politica del delitto Matteotti”.
In un clima politicamente teso come quello attuale, in cui il centrosinistra non perde occasione per tornare a sventolare fantasmi del passato per ritrovare un’unione della base annoiata dall’assenza di temi e proposte, episodi come questo non fanno che evidenziare le carenze politiche e culturali di parte della classe dirigente.
“Nell’imbarazzo totale scatenato da Anastasio del quale, anche le dimissioni, sono passate in sordina, è assordante il silenzio e la mancata censura da parte del suo partito di riferimento e dei principali esponenti politici dell’esecutivo”, conclude Desirò, “una revisione delle metodiche con cui si scelgono i nominativi dei professionisti da proporre alla guida di società pubbliche credo sia doverosa. È impensabile che nel 2023 possa essere nominato ad un tale ruolo di responsabilità un personaggio il cui livello di cultura politica si esprime in simili uscite”.
Guardare avanti, immaginare il domani ed abbandonare le nostalgie passate che ancora imperversano a destra ed a sinistra, deve essere la base per costruire il futuro del nostro Paese, attraverso l’individuazione di figure di spessore culturale che possano essere guida e riferimento, occupando con dignità e merito le cariche pubbliche attribuite.
Così si chiude il comunicato di ItaliaLibPop inviato in redazione.
(14 marzo 2023)
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