di G.S.
Alla 80ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, come a un qualunque festival di San Remo, hanno tenuto banco le polemiche mantenendo alta l’attenzione sulla manifestazione cinematografica, per la gioia degli sponsor. Fosse stato solo per i film i giornali ne avrebbero parlato molto meno, ma rassegniamoci ,fa parte del gioco; ci vuole un po’ di pepe nella vita soprattutto se si parla di show business, altrimenti sai che noia.
A movimentare la Mostra del cinema ci ha pensato Pier Francesco Favino che andrebbe ringraziato per la grande attenzione mediatica che ha dato alla biennale. Il suo attacco ad Adam Brody interprete del film, “Ferrari”, a suo dire non all’altezza di fare un italiano poiché i personaggi italiani andrebbero fatti interpretare solo ad altri italiani, ha scatenato i media e i social, tra favorevoli, contrari, gogne mediatiche o difese a oltranza a Favino che non si piega alla supremazia degli americani. Insomma, una buona pubblicità per Venezia ma anche per l’attore romano e il suo ultimo film diretto da Edoardo De Angelis, “Il comandante”, che non è stato proprio accolto da grandi entusiasmi a Venezia.
Polemiche roventi anche per la presenza di gente che nulla a che vedere con la settima arte ma più con la TV spazzatura, (roba tipo grande fratello) o di influencer che hanno sfilato sul tappeto rosso per creare hype mediatico perché (ahimè) questi personaggi parassitari del mondo dello spettacolo hanno un loro seguito e il cinema non se la passa benissimo, è quasi alla canna del gas, e ha bisogno pure di loro: Ci faremo una ragione anche di questo.
Ha vinto a furor di popolo “Povere Creature” del controverso e bravissimo regista greco Yorgos Lanthimos che ha messo d’accordo – e non in disaccordo come in passate edizioni – la giuria e il pubblico. E’ un Frankenstein al femminile che vuole andare oltre il classico discorso femminista così tanto in voga ultimamente per parlare di una società odierna dove tutto è mostruoso – e non dico altro perché non l’ho visto. La migliore regia è andata a Matteo Garrone per il suo ultimo film, “Io Capitano” dove il regista di Dogman e Reality racconta l’odissea che vivono i migranti per giungere in Europa, tra trafficanti umani senza scrupoli, torture e dei paesi non proprio ben propensi ad accoglierli.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata invece vinta dall’attrice e cantante statunitense Cailee Spaeny per il film “Priscilla” di una Sofia Coppola che sembrerebbe aver ritrovato il talento che ce l’aveva fatta così amare agli esordi, mentre quella maschile è andata a Peter Sarsgaard protagonista del film Memory di Michel Franco.
Per la cronaca, e come da nota stampa, ci sono stati 230mila ingressi complessivi alla mostra (+17% sul 2022) e 85mila biglietti venduti (+14.00% sul 2022). Sono stati 13mila e 23 gli accrediti effettivamente ritirati 13.023 (erano 11.967 nel 2022, +9%). Durante la Mostra non una sola nota stampa è stata inviata a questa redazione. Sara che non siamo influencer.
Viva Venezia e lunga vita a Venezia e alla sua Mostra.
(10 settembre 2023)
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