di Redazione Cronaca
In merito all’investimento mortale accaduto a Mestre domenica 19 giugno la Procura distrettuale della Repubblica ha diffuso la seguente nota stampa che riportiamo integralmente:
Verso le ore 15.30 ca. di domenica 19 giugno u.s., la Centrale Operativa della Polizia Locale di Venezia riceveva numerose chiamate da parte della cittadinanza, concordemente tese a comunicare il verificarsi di un grave sinistro stradale con investimento di persona in Venezia-Mestre, pista ciclo pedonale di via Dante. Con tempestività le radiomobili della PL si portavano in loco constatando la presenza in pista ciclabile, poco oltre l’intersezione con la via Cavallotti, di una autovettura completamente capovolta e seriamente danneggiata. Sotto all’autovettura era presente il corpo esanime di un giovane uomo che un equipaggio SUEM stava tentando di soccorrere unitamente ai Vigili del Fuoco, anch’essi appena sopraggiunti. Il conducente dell’autovettura, un cittadino italiano di anni 37, che non si sarebbe fermato per prestare soccorso all’investito e mettersi a disposizione delle Autorità, veniva rintracciato da Polizia Locale e Polizia di Stato a qualche centinaio di metri di distanza dal luogo del sinistro e prontamente bloccato. L’investito, in sella a velocipede, risultava essere un cittadino del Mali regolarmente presente in Italia; questi spirava sul posto a causa delle gravi ferite patite. Il rilievo del sinistro ed i sopralluoghi della Polizia Locale eseguiti lungo il percorso seguito dal supposto investitore, hanno consentito di ipotizzare multiple violazioni della segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale. A supporto del quadro di dettaglio anche i filmati della videosorveglianza comunale presente in loco. Il soggetto, alla luce di quanto appreso dagli inquirenti della Polizia Locale e riferito al Sostituto Procuratore di turno, che ha immediatamente assunto la direzione delle indagini, è stato quindi dichiarato in stato di arresto per l’ipotesi di commissione del reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Su richiesta di questo Ufficio in data odierna il GIP ha disposto la misura cautelare rilevando concreti elementi relativi alla possibilità di reiterazione del fatto in considerazione dei precedenti penali dell’indagato e all’uso di sostanze stupefacenti”.
(22 giugno 2022)
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