di Paolo M. Minciotti, #LGBTIQ+
Poi ci sono quelli che parlano di solidarietà e fanno telefonate e son tutti un buonismo che disgusta, dimenticando di cosa è figlia certa intolleranza e da che parte viene, e soprattutto quali sono i comportamenti e le battute imbecilli che la legittimano. Un assessore già leghista, già Forza Nuova, ex pugile, ora nel gruppo misto a sostegno della maggioranza di estrema destra, ha liquidato il gravissimo episodio con una battuta omofoba.
Naturalmente, siccome il leghismo è medievale, si è soffermato sulla “vasellina” ignorando forse che corrode il lattice, dimentico dei più moderni lubrificanti, perché la battuta greve non richiede approfondimento. Il battutone è stato pubblicato sul social russo VKontakte, pieno di mattacchioni dalla battuta razzista facile, in linea coi dettami di Putin, già amico di Salvini prima della finta conversione europeista.
E’ un personaggio il Fabio Tuiach o almeno si sente tale, dato che ha l’abitudine alle battute infelici ad uso nostalgie del ventennio: lo ricorda Telefriuli, citando il già noto alle cronache per uscite di questo tipo. Nella Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio, Fabio Tuiach aveva fatto nuovamente parlare di sé postando sui social una foto celebrativa di Adolf Hitler.
Parole di solidarietà dall’ex pugile già leghista, già Forza Nuova, ora nel gruppo misto, che scrive su un social russo forse per non essere censurato da altri social, nemmeno una. Ma la foto pubblicata da TPI (che ringraziamo anche per lo screenshot) racconta chiaramente la differenza tra chi è discriminato e chi discrimina. Pestato a sangue il primo, baldanzoso e tracotante il secondo. Finché dura. E un post che racconta la storia di chi lo ha scritto. Punti e virgole inclusi.
(22 febbraio 2021)
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