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Il nuovo delirio contro la presunta propaganda Lgbt+ nelle scuole arriva dalla Bulgaria

di Paolo M. Minciotti

Per la gioia dei sovranisti italiani che non dicono muh sugli arresti arbitrati di Putin contro italiani (poi liberati in fretta) perché presunto autori di mai provato attacchi con droni [sic] sul Cremlino, ecco le nuove gest anti-gay del parlamento bulgaro che ha vietato la “propaganda” Lgbt+ nelle scuole approvando una legge presentata dal partito di estrema destra Rinascita (Vazrazhdane) che vieta la promozione, la difesa o l’incitamento [sic] di qualsiasi argomento attenga alla comunità Lgbt all’interno del sistema educativo bulgaro. Una fotocopia dell’intolleranza letta a legge in Russia e nella vicina Ungheria.

Naturalmente nemmeno loro sanno cosa dicono quando parlano di “promozione, difesa o incitamento” ma si immagina che non si potrà lavorare nelle scuole su temi come l’inclusione, o che verranno banditi gli autori in odore di omosessualità. Insomma la solita me*da.

Il testo, per la gioia di Putin e dei gruppi sovranisti europei, è stato approvato con 135 voti favorevoli e 57 contrari (8 gli astenuti) e impedisce “la propaganda, nonché la promozione e l’incitamento in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente, di idee e punti di vista legati ad orientamenti sessuali non tradizionali e/o la determinazione di un’identità di genere diversa da quella biologica” dicasi “orientamento sessuale non tradizionale” tradotto come quello “diverso dai concetti generalmente accettati e integrati nella tradizione giuridica bulgara di attrazione emotiva, romantica, sessuale o sensuale tra persone di sesso opposto“.

Insomma via libera, anche in Bulgaria, alla discriminazione di stato; si spera che l’UE si muova a chiarire la questione col governo bulgaro in maniera più convincente di quanto abbia fatto con l’Ungheria. L’omosessualità in Bulgaria è stata depenalizzata nel 1960. Una legge simile a quella ora approvata era già stata rigettata nel 2014.

 

 

(7 agosto 2024)

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