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Metti che a Venezia i partiti di governo affondino Brugnaro

di G.G.

Non era stato esattamente un trionfo quel suo partitino dell’1 virgola pochissimo fondato insieme al governatore della Liguria Giovanni Toti, quel Coraggio Italia che apre a tutti i sospetti possibili sul Sindaco-imprenditore ora che è esploso l’ennesimo vaso di Pandora della Venezia coi schèi con lo scandalo riassunto in oltre oltre novecento pagine di richiesta di misure cautelari, con trentadue indagati, un assessore agli arresti (un pericoloso parallelo con Genova) e una lunga lista di possibilità tutte da verificare.

Puta caso che il Sindaco possa avere scelto tra i fedelissimi delle sue aziende facendoli diventare dipendenti comunali; metti che questi abbiano iniziato a gestire affari riconducibili alla figura dell’imprenditore anche Sindaco; metti che, sempre per ipotesi campata in aria, ci sia una squadra di basket diventata improvvisamente appetibile per gli sponsor ché poi da cosa nasce cosa; tecnici e di consulenti ingaggiati (invano, scrive Repubblica) per far apparire bonificata la sua area dei Pili, rendendola edificabile, o adatta a un maxi-piano di interscambio dei trasporti tra laguna e terraferma.

Se quello che abbiamo scritto in alto rischiasse di essere vero invece di essere un delirio di poveri dementi quali in fondo siamo si potrebbe persino verificare uno dei più clamorosi badabùm della storia veneziana recente, appena appena vicina allo scandalo del Doge del Mose che poareto è costretto a vivere in una casa che non rispecchia la sua magnificenza (mentre c’è gente che dorme per strada, un dettaglio irrilevante).

Insomma il dopo Boraso potrebbe essere peggio del prima anche perché i partiti di maggioranza, le destre insomma, pare si siano stufate e che abbiano convocato un vertice di maggioranza con la presenza del Sindaco perché bisogna vederci chiaro (cioè, de desposenti anca basta) e non ci si può limitare a isolare Brugnaro in un silenzio  di gelo gelo. Per ora, naturalmente, di dimissioni neanche a parlarne. Metti che a Brugnaro salti la mosca al naso e da amante del bel canto quale è intoni il do di petto. Poi sarebbe la volta dell’orchestra.

Si sta celiando, naturalmente (per citare Mentana che fa tanto introdotti).

 

 

(23 luglio 2024)

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